Eventi

beni-confiscati-beni-comune-libera-it

Beni confiscati che diventano beni comuni e legami di comunità - Comunicato Stampa

Hanno preso parte all’incontro il prefetto Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il prof. Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), e Gaetano Salvo, referente di Libera per Roma e provincia.

Roma, 8 marzo 2024 – Sono trascorsi 28 anni dall’approvazione della legge 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, legge fortemente voluta da Libera, l’associazione contro le mafie fondata da Luigi Ciotti. Grazie a questa legge, case, terreni e aziende di proprietà della criminalità organizzata possono essere riassegnati in comodato d’uso a enti pubblici o, più spesso, enti del terzo settore col fine di restituire alla collettività i patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali.

In occasione della ricorrenza della promulgazione della legge, nella giornata di ieri 7 marzo l’Associazione Andrea Tudisco, organizzazione di volontariato che opera nel campo della migrazione sanitaria pediatrica, ha organizzato nella propria sede principale l’evento “Beni confiscati che diventano beni comuni e legami di comunità”.

All’evento ha preso parte il prefetto Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). “Legalità non è soltanto qualche cosa di concettuale, legalità vuol dire fare le cose, far passare tra le persone un messaggio di speranza e di concretezza” ha affermato durante l’evento il Direttore Corda. “La legalità è questo: riuscire a vedere realizzate le opere a favore delle persone e delle comunità”.

Il rifermento del Direttore è all’esperienza dell’Andrea Tudisco. Dal 2009 l’Associazione gestisce beni confiscati alla criminalità, convertendoli in case di accoglienza per famiglie che sono costrette a migrare dalla città di residenza per curare i propri bambini nei poli pediatrici specialistici di Roma. Al primo Avviso pubblico indetto dall’ANBSC, l’Associazione è risultata terza classificata nella graduatoria, aggiudicandosi l’assegnazione di due abitazioni indipendenti, per una durata di 10 anni, con un progetto sociale dal titolo “Legàmi”.

Oltre al Direttore dell’ANBSC, sono intervenuti il presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), il prof. Francesco De Lorenzo, e Gaetano Salvo, referente di Libera per Roma e provincia.
“È bene che il volontariato che sa rispondere veramente ai bisogni della collettività venga premiato e venga sostenuto. L’aiuto dato all’Andrea Tudisco, con la concessione di queste strutture sottratte alla criminalità, è il migliore utilizzo che si possa fare” ha commentato il presidente De Lorenzo.

Nel corso l’evento si è potuto assistere a installazioni rappresentative del modello e dell’esperienza dell’Associazione Andrea Tudisco in materia di riqualificazione e uso sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata.

Inoltre è avvenuta la proiezione speciale del Docufilm “La casa di Andrea” di Camilla Filippi e Andrea Bacci, dedicato alle attività svolte dall’Associazione, e proiettato l’anno scorso alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione “Alice nella Città”.

Per ulteriori approfondimenti/interviste:
Ufficio stampa
Associazione Andrea Tudisco
Sebastiano Santoro
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.