In questi anni di esperienza di “accoglienza integrata”, ci siamo trovati diverse volte a supportare le famiglie anche dal punto di vista “materiale”, intesa come capacita’ di fornire abbigliamento per i bambini e i genitori, articoli per l’infanzia (dai biberon ai pannolini, dai giocattoli ai passeggini). La presenza di ospiti provenienti da paesi svantaggiati e con situazioni economiche critiche, ci ha portato negli anni a sviluppare una rete di sostegno strutturata, che ci ha permesso grazie alle donazioni di aziende e alla solidarietà dei soci e dei cittadini romani, di poter creare un “magazzino” attraverso il quale siamo in grado di rispondere ad ogni esigenza delle famiglie ospiti.
Da questa lunga esperienza e dalla rete solidale che si è creata nel tempo, nasce il nostro “Mercatino Solidale”, che allarga questo nostro servizio ai bisogni delle famiglie del municipio e di tutto il territorio romano.
Dai dati di altre esperienze di “supermercati” solidali dedicati all’alimentazione, si evince che la crisi economica ha creato un bacino di utenza elevato nella città di Roma, caratterizzato non soltanto da cittadini stranieri o immigrati, ma da diverse famiglie romane.
Il nostro progetto desidera implementare una risposta ai bisogni legati all’abbigliamento e agli articoli di diverso genere di uso quotidiano.
Dai recenti dati riferiti al servizio di raccolta di abiti usati attivo nella città di Roma, risulta infatti che: il 15% circa degli abiti usati raccolti finisce nei negozi di vintage, il 45% all’estero, soprattutto in Africa, il 25% viene impiegato come pezzame e il resto (quindi solo un 15%) viene dato in beneficenza o scarto da smaltire. (fonte Repubblica.it)
Al fine solidale si aggiunge inoltre un alto valore ecologico nel riciclo degli abiti usati in quanto “il riciclo di un chilo di vestiti smessi, comporta un risparmio di 6.000 litri d’acqua, 200 g di pesticidi e 300 g di fertilizzanti.” (fonte Altroconsumo)