Spesso le persone che viaggiano per ragioni sanitarie lo fanno per raggiungere determinati luoghi di cura. Infatti l’analisi dei flussi migratori italiani consente di individuare una serie di destinazioni privilegiate dai pazienti. È verso questi poli ospedalieri che la maggior parte di loro tende a indirizzarsi. Conoscere queste destinazioni consente di comprendere meglio il fenomeno delle migrazioni sanitarie.
In ambito pediatrico, in Italia, l’ospedale Bambino Gesù di Roma è il polo attrattivo più forte. L’ospedale si occupa esclusivamente di problemi che riguardano la salute dei bambini, dalla loro nascita fino ad arrivare all’adolescenza. Con 6 poli di ricovero e numerosi laboratori di ricerca attrezzati con le più moderne tecnologie, il Bambino Gesù è il più grande ospedale di ricerca e centro pediatrico in Europa. Ha un organico di quasi 2.600 impiegati, tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici ospedalieri e personale d’ufficio.
Il livello eccellente dell’accoglienza sanitaria, e la sua posizione al centro della penisola, lo hanno reso uno dei maggiori centri di arrivo di migranti sanitari. Nel nostro paese, dei 71.000 ricoveri pediatrici provenienti da fuori regione, il Lazio ogni anno ne conta 18 mila, e di questi ben 15.000 provengono dal Sud Italia.
L’ospedale Bambino Gesù è anche una meta per pazienti che arrivano dall’estero. Ogni anno l’ospedale accoglie decine di pazienti umanitari, ovvero bambini provenienti dall’estero che nel proprio Paese non avrebbero possibilità di attenzione medica. Nel corso del 2021 ha curato gratuitamente 97 pazienti provenienti da 42 Paesi diversi.
Il Bambin Gesù è uno dei pochi ospedali che ha un servizio specifico di orientamento per le famiglie “migranti”, il quale comprende servizi scolastici, di mediazione culturale, e consulenza sulla normativa italiana per tutto ciò che riguarda le cure per i cittadini stranieri.